Sentiero degli Dei
Introduzione
Il nome di questo itinerario annuncia meraviglie e i luoghi attraversati mantengono la promessa. Questa passeggiata si svolge su un percorso da secoli utilizzato dalle popolazioni locali come via di comunicazione. Prima dell’apertura della carrozzabile tra Agerola e Amalfi, sentieri e mulattiere erano le uniche vie di comunicazione tra i centri abitati di queste aspre montagne. I tracciati erano battuti da contadini con i loro muli carichi di attrezzature agricole e prodotti della terra, ma anche da operai intenti a trasportare materiali da costruzione e così via. Il Sentiero degli Dei è probabilmente il più noto tra i percorsi del parco e la sua fama è assolutamente meritata, in quanto in un solo itinerario sono contenute valenze storico-architettoniche e naturalistiche, dalla geologia alla botanica.
Partendo da Bomerano si raggiunge Positano attraversando una incredibile successione di pareti e grotte, terrazzamenti coltivati e ruderi di antiche abitazioni, tratti boscosi e belvedere sospesi sulla costa. Gli incontri che si fanno su questo percorso sono quasi esclusivamente con altri escursionisti, per lo più stranieri. Ma capita ancora di incrociare il contadino che, con il mulo carico di frutta o attrezzi, torna o va verso il suo minuscolo orto faticosamente strappato alla pendenza del versante. Il percorso è molto ampio e curato, sempre ben marcato con segnavia e cartelli e il bassissimo dislivello fa sì che chiunque possa godere a pieno di uno dei luoghi più belli del parco. Solo il tratto finale, la discesa da Nocelle a Positano, richiede un minimo di cautela, in quanto i 1700 gradini vanno affrontati con calma per non avere poi fastidi muscolari o vesciche.
Descrizione dell’itinerario
Il sentiero parte dalla Piazza Paolo Capasso di Bomerano, piccola frazione di Agerola. Chi arriva in macchina può parcheggiare liberamente circa 100 metri oltre la piazza principale. Un cartello nei pressi della chiesa di San Matteo fornisce indicazioni storico-culturali sul sentiero e indica chiaramente la direzione da seguire. Da qui in poi l’evidenza del tracciato e la presenza di segnalazioni rendono impossibile sbagliare. Inoltre ci sono indicazioni chilometriche che scandiscono la distanza a intervalli di 100 metri.
Un viottolo in discesa conduce in pochi minuti a un ponte in legno; seguono alcuni scalini in salita e poi un breve tratto asfaltato alla base di una parete. Il panorama sulla sinistra si fa improvvisamente ampio, con vista sul mare e sui terrazzamenti coltivati che stanno aggrappati a diverse altezze. Ancora qualche centinaio di metri in discesa, protetti da parapetto metallico, conducono alla Grotta Biscotto (588 m), dove c’è una sorgente di acqua potabile. La grotta è il relitto di una cavità carsica parzialmente colma di depositi vulcanici, nei quali si riconoscono le evidenze (faglie) dei movimenti tettonici più recenti. Qui il sentiero si raccorda con il tracciato (sentiero CAI n. 27) proveniente da Furore (inizio al km 10 della strada statale n. 366). Si continua sempre in direzione Positano/Nocelle e, dopo un breve tratto in piano, si passa alla base di una guglia calcarea alla cui cima una lapide ricorda Ettore Padano, alpinista del CAI di Napoli che avviò molti giovani alla pratica dell’arrampicata.
Alcuni gradini salgono a un bivio: a destra si può seguire una variante alta, ma il nostro itinerario segue a sinistra l’indicazione Positano/Praiano/Nocelle. In corrispondenza di Colle la Serra (578 m) ulteriori gradini, stavolta in discesa, conducono a un altro bivio: a sinistra inizia il sentiero n. 19 che in circa 1 ora e 30 minuti conduce a Vettica Maggiore e Praiano; a destra prosegue il tracciato n. 27 per Nocelle e Positano. In questo punto sorgono alcune case, occasionalmente abitate, ma raggiungibili soltanto a piedi o a dorso di mulo. Stupenda la vista su Vettica Maggiore.
In corrispondenza della chilometrica 1300 si imbocca una diramazione in salita sulla destra. Il sentiero si fa molto esposto per oltre 1 km ed è consigliabile prestare attenzione, soprattutto se si è in compagnia di bambini. In località Cannati alcuni tavolini si prestano per una sosta panoramica. Dopo un tratto alla base di un’alta parete in cui si aprono piccole grotte, il sentiero si inerpica tra le rocce, ma evidenti frecce rosse agevolano il cammino. Poco più avanti si ricongiunge con la variante alta incontrata poco prima di Colle la Serra.
Dopo la chilometrica 2400 il sentiero continua per boschetti di leccio che dispensano un’ombra certamente gradita. Si superano un paio di valloni molto incisi, dove parapetti in legno proteggono il sentiero, lasciando tuttavia senza protezione i tratti più esposti.
Alla chilometrica 4500 si giunge alla frazione Nocelle, dove si può sostare in un paio di B&B e ci si può riposare all’ombra di una piccola nicchia in muratura, con tanto di fontana potabile.
Qui il tracciato si innesta sul sentiero n. 31: si può proseguire a destra per Montepertuso e poi (sentiero n. 31A) raggiungere Positano; oppure a sinistra, scendendo il primo dei 1700 gradini che in circa 1 ora e 420 metri di dislivello conducono ad Arienzo, sulla statale 163 Amalfitana. Qui si può proseguire a piedi (10 minuti) fino a Positano oppure prendere un autobus della Sita per fare ritorno a Bomerano, via Amalfi.
Note
Altro itinerario chiamato “Sentiero degli Dei” è il percorso CAI n. 02, variante dell’Alta Via dei Lattari (n. 00): dalla Crocella (1.002 m), passando per Capo Muro (1.072 m), si raccorda all’Alta Via in corrispondenza della Caserma Forestale (767 m). In certi casi questo viene chiamato sentiero alto, mentre quello sopra descritto è noto come sentiero basso. Si è ritenuto di suggerire il tracciato basso in quanto più spettacolare e accessibile a tutti.
Sebbene l’itinerario sia sempre facile e senza possibilità di errore, in alcuni punti è esposto e privo di protezione: è vivamente consigliato vigilare su eventuali bambini al seguito, eventualmente tenendoli per mano nei tratti più pericolosi. La sorgente (Grotta Biscotto) è all’inizio del percorso, per cui è consigliabile dotarsi di una borraccia capiente, specie nelle giornate calde. La fontana di Nocelle è provvidenziale per rinfrescarsi prima di affrontare la lunga discesa.
Informazioni pratiche
Difficoltà: E (facile, con tratti esposti).
Dislivello: 638 metri complessivi (220 m circa da Bomerano a Nocelle, 420 m circa da Nocelle a Positano).
Tempi di percorrenza: 4 ore.
Attrezzatura richiesta: scarpe da montagna, berretto e crema solare, zainetto da giornata, acqua.
Come arrivare
In auto: dalla statale n. 163 Amalfitana si raggiunge Vettica Minore e da qui si imbocca la strada che, in salita a tornanti, conduce a Bomerano (11 km); dal versante nord si raggiunge Castellammare di Stabia e da qui si seguono le indicazioni per Gragnano/Agerola (circa 15 km).
Coi mezzi pubblici: frequenti autobus Sita raggiungono Agerola/Bomerano partendo da Amalfi e da Castellammare di Stabia o Napoli.