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Introduzione
Chi, avvezzo alle parti più basse dei Monti Lattari, ritiene che queste montagne siano spoglie e assolate, su questo sentiero resterà meravigliato per l’abbondanza di ombra e di frescura, nonché per la comodità dell’itinerario.
La quota rende l’idea dell’Appennino classico, con i faggi secolari e la roccia calcarea sempre affiorante, tanto che per lunghi tratti il sentiero procede direttamente sulle superfici di strato. Di fianco si aprono ripidi canaloni che scendono a valle, nel fitto dei boschi. Eppure, una volta in cima, la prossimità del mare si fa molto evidente: lo sguardo cade inevitabilmente sulla costa in basso e il contatto tra il blu cobalto del mare col bianco della pietra e col verde dei boschi rende questa passeggiata unica.
Il sentiero è sempre largo e comodo, senza possibilità di errore, anche perché oltre ai segnavia del CAI il tracciato è marcato con grandi frecce a vernice rossa accompagnate dalla lettera “M”. La cima del Pizzo San Michele, meglio nota come Monte Molare per la sua forma caratteristica, offre l’opportunità di scoprire uno dei più ampi paesaggi della Campania. Siamo sulla porzione più elevata del massiccio: da qui si può abbracciare con lo sguardo praticamente l’intero territorio del parco, dalle sue propaggini orientali, che digradano verso la piana dell’agro nocerino-sarnese, fino all’estremità occidentale di Punta Campanella. Nelle giornate limpide si vedono tutti i rilievi della Campania: a nord i monti di Gaeta, il Massico e il Matese; a ovest i Tifatini, il Partenio, i Picentini e il Terminio; a sud gli Alburni e le montagne del Cilento, in fondo al golfo di Salerno. E poi spicca inconfondibile, a due passi, il profilo del Vesuvio. Nel mare si distinguono chiaramente le isole del golfo di Napoli: Ischia, Procida, Capri. Quest’ultima, schiacciata dalla prospettiva, sembra congiungersi con la penisola.
Descrizione dell’itinerario
Partendo dal centro di Castellammare di Stabia (praticamente al livello del mare) si raggiunge in 8 minuti di funivia la stazione superiore (1.102 m). Da qui si può iniziare la camminata lungo il sentiero CAI n. 36, che si dirige a sudest, sempre in cresta e a quote intorno ai 1.200 metri. Il percorso è agevole e, passando per la cima del Monte Faito (1.131 m), per Vene Falconea (1.207 m) e Porta di Faito (1.222 m) conduce in 2 ore al Santuario di San Michele (1.278 m), in prossimità di un’alta concentrazione di antenne e ripetitori. Il sentiero è sempre evidente e senza possibilità di errore. Quattro tornanti asfaltati in discesa separano il santuario da un piazzale di cava, da cui parte il sentiero CAI n. 50 diretto al Monte Molare.
Chi volesse camminare di meno può raggiungere il piazzale di cava in macchina da Vico Equense, in 20 km di suggestiva strada di montagna, dapprima per tornanti in magnifica vista sul golfo di Napoli e sul Vesuvio poi, superato il Villaggio Faito, in bosco di faggi. Dal piazzale di cava, accanto a un grande basamento rettangolare in cemento, parte una strada (chiusa da sbarra) che corre lungo il versante occidentale della montagna. Il sentiero n. 50 segue invece il versante orientale e inizia sulla sinistra del piazzale, in netta discesa per circa 30 m prima di riprendere a salire. Dal piazzale si intravede solo un segnavia bianco-rosso, mentre qualche metro più avanti, appena dentro il bosco, è il cartello che indica “Molare-Acqua Santa”. Il sentiero si raccorda subito con il n. 36, proveniente da nord, ovvero dal santuario di San Michele e dalla stazione della funivia.
La traccia è evidente: la si segue affiancati a un tubo in gomma per poi raggiungere un ampio versante di strato, sul quale si procede comodamente per affacciarsi su un ampio panorama che abbraccia la vallata. Il belvedere è protetto da un parapetto metallico. Da qui il sentiero continua sotto alte pareti fino a raggiungere una suggestiva sorgente, l’Acqua Santa. Qui un grande sgrottamento alla base di una parete offre l’occasione per una sosta e le sorgenti consentono di dissetarsi.
Il sentiero procede in leggera discesa, per poi riprendere a salire dolcemente, sempre largo e comodo. In pochi minuti di cammino si incrocia l’Alta Via dei Lattari (sentiero CAI n. 00): il tracciato a destra si dirige verso il Monte Molare (1.444 m) e Croce della Conocchia (1.266 m), mentre quello a sinistra scende ad Agerola passando per la valle Palmentiello. Questo itinerario passa alla base delle alte e franose pareti del Monte Catiello (1.326 m) e, in qualche caso, è chiuso perché ritenuto pericoloso. Si procede quindi a destra verso il Molare, per tornanti in salita ma interamente all’ombra dei faggi. Alla fine della salita e della faggeta ci si ritrova tra rocce, al bivio tra il Conocchia (Alta Via dei Lattari) e il Molare. Si sale per altri 4-5 metri per affacciarsi sul versante occidentale, in magnifica vista della penisola. Imboccato il sentiero a sinistra, dopo ulteriori 200 m si raggiunge una sella alla base meridionale del Molare. Infine si guadagna la cima procedendo per un ripido ma evidente sentiero che sale zigzagando tra facili roccette.
Note
In inverno neve e ghiaccio possono rendere impraticabile questo itinerario. In caso di cattivo tempo l’ultima parte del sentiero può essere avvolto da nuvole e nebbia che limitano molto la visibilità. Nell’ultimo tratto e sulla cima del Molare è bene prestare attenzione a eventuali bambini al seguito.
Informazioni pratiche
Difficoltà: E (facile, per tutti).
Dislivello: 200 m circa dal piazzale di cava; 300 m circa dalla stazione della funivia.
Tempi di percorrenza: 2 ore dal piazzale di cava; 6 ore dalla stazione della funivia. Oltre al ritorno.
Attrezzatura richiesta: scarpe da montagna, berretto, giacca a vento in caso di vento, zainetto da giornata, acqua.
Come arrivare
In auto: si può arrivare a Castellammare di Stabia, prendere la funivia e iniziare l’escursione dalla stazione superiore; oppure, sempre da Castellammare, imboccare la statale n. 145 Sorrentina, uscire a Vico Equense e seguire le indicazioni per Monte Faito, arrivando al Villaggio Faito (16 km) o direttamente al piazzale di cava (ulteriori 4 km).
Coi mezzi pubblici: Castellammare di Stabia è facilmente raggiungibile in treno o autobus; da qui si prende la funivia del Faito (chiusa in inverno), che arriva in quota in 8 minuti.